lunedì 19 dicembre 2011

La luce

Come abbiamo detto nel post precedente, la fotografia è fatta dalla luce. Ora vediamo di studiare le varie tipologie di luce che influenzano il nostro scatto. Le tipologie di luci più comuni sono:"dura o diretta",  "morbida o diffusa".
LA LUCE DURA.
Quando la luce arriva dal sole di mezzogiorno, da un flash o da una lampadina viene definita dura e diretta. Tale illuminazione genera ombre profonde e forti contrasti di luce. Per l'inclinazione e la direzione della fonte luminosa, i soggetti proiettano ombre scure, dai contorni definiti.
LUCE MORBIDA.
La luce morbida deriva da una sorgente ampia e diffusa; non è diretta ed avvolge il soggetto da più direzioni. Classico esempio di luce morbida lo abbiamo durante le giornate nuvolose. Se osserviamo bene la luce ci accorgeremo che non c'è contrasto, non ci sono punti di forte illuminazione né ombre pesanti. La tipologia di che fotografia enfatizza la luce morbida è quella ritrattistica.

LA DIREZIONE DELLA LUCE.
La luce può colpire il soggetto del nostro scatto da più direzioni; in ogni modo analizziamo di seguito le situazioni di luce più comuni.
LUCE DALL'ALTO.
Quando la luce deriva dall'alto, come ad esempio a mezzogiorno in una giornata serena, produce un'immagine piatta senza effetto tridimensionale. Le ombre sono molto corte e scure. Nei ritratti o nelle fotografia di persone, questo tipo di luce accentua le occhiaie e crea un'ombra, proiettata dal mento, molto sgradevole.
LUCE FRONTALE.
Quando il sole è alle spalle del fotografo, la luce colpisce il soggetto frontalmente. In questa situazione le ombre vengono proiettate dietro il soggetto e l'immagine risulterà piatta. Inoltre, fotografando persone, queste avranno il sole negli occhi e tenderanno a strizzarli. La luce frontale è efficace per la resa dei colori, ma se il bagliore si riflette sul soggetto rendendo l'immagine slavata.
LUCE LATERALE.
Questa è un’illuminazione molto particolare. Se la luce arriva da destra o sinistra, si creano sacche di contrasto che enfatizzano trame o contorni. E' di particolare effetto nei ritratti di persone anziane e ideale per superfici ruvide e screpolate, come le case di un paese abbandonato. Nella fotografia paesaggistica poi, aumenta il senso di profondità in quanto proietta ombre lunghe e crea effetti molto particolari e piacevoli alla vista.
CONTROLUCE.
Ultima, ma non meno affascinante, proiezione luminosa è il controluce. In questo caso la luce deriva da dietro al soggetto creando il famoso effetto silhouette. Il contrasto è esasperato avendo scarsi dettagli sia nelle luci che nelle ombre.

IL COLORE DELLA LUCE.
Che colore ha la luce? Forse i fotografi meno esperti non se ne accorgeranno, ma il colore della luce cambia spesso nell'arco della giornata. La luce solare diretta è bianca o priva di dominanti, soprattutto intorno a mezzogiorno. Quando il sole è basso, la luce tende a diventare gialla o arancione e viene definita calda. In caso di cielo blu o molto nuvoloso, invece, la luce sarà fredda.
La temperatura di colore è misurata dalla scala Kelvin. La luce a mezzogiorno in una giornata serena e quella dei flash elettronici, è intorno a 5500K. L'alba ed il tramonto variano dai 1000 ai 3000K, metre la luce fredda di un cielo nuvoloso va dai 6000 agli 8000K.
LUCE CALDA.
La temperatura di colore della luce calda varia tra i 1000 ed i 3000K. Questa illuminazione è l'ideale per la fotografia paesaggistica.
LUCE FEDDA.
La temperatura di calore della luce fredda è intorno ai 5500K (luce di mezzogiorno) e compresa tra i 6000 e gli 8000K della luce di un cielo nuvoloso.

A breve nuovi post sulla luce e altri dettagli sulle basi della fotografia. :-)

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